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Commenti al testo di Franca Colozzo
Mute Poetry on Jerusalem Delivered - Gerusalemme Liberata

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 Franca Colozzo - 05/06/2019 16:09:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

L’epicentro della storia dell’Occidente pare attestarsi su quel pezzo di terra martoriato, culla delle tre religioni monoteistiche.
Un concentrato di storia che pulsa fin dalle origini, come se quel punto fosse il caput Mundi di tutti i mali: dalle tragedie bibliche fino ai nostri giorni travagliati.
Ma vedo un accanimento terapeutico contro il popolo palestinese che non mi piace, anche attraverso la rilettura dell’Olocausto e sulla scia di morti che esso ha comportato.
Come se non bastasse, pare che la pazzia di Hitler abbia per sempre contaminato il mondo. Gli stessi ebrei, i sionisti in particolare, sembrano non avvedersi di strangolare quel popolo strappando loro man mano ogni pezzetto di terra. Era questa la volontà iniziale di pace? O ciò sottende l’idea diabolica, studiata a tavolino, di annientare il popolo palestinese? Tutti gli elementi giocano a favore di quest’ipotesi.
Grazie del tuo commento, Salvatore.Un caro saluto e buon pomeriggio.

 Salvatore Pizzo - 04/06/2019 01:45:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Vibra forte questa tua poesia, mia cara Franca, vibra assordante, come l’ingiustizia che damillenni, da sempre, si consuma su quelle terre: dal tempo del velo del tempio incendiato e strappato, al momento della preghiera negata nelle moschee: le religioni s’incontrano, smascherandosi, proprio in quel punto geografico ch’è cratere sempre minacciante eruzione...
Straripante e musicale, impossibile non lasciarsene avvincere.
Un augurio per unanotte di sogni felici.

 Franca Colozzo - 02/06/2019 19:32:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Graced, grazie del tuo passaggio. Sembra che le cose peggiorino o restino invariate nel tempo, cone se la storia non ci avesse insegnato niente. Siamo recidivi noi umani e ci aggrovigliamo negli egoismi di sempre, stemperati oggi da un’ipocrita maggiore divulgazione delle notizie, non accompagnata però da un’autentica volontà di pace.
Una cattiva spartizione alla base della divisione della Palestina, retaggio nefasto dell’ultima guerra, ha devastato un popolo, quello palestinese, il cui stato non viene riconosciuto.
Tanto odio non sembra essere giustificato dalla scia di sangue e di morti di milioni di ebrei da parte dei nazisti. Nemmeno l’Olocausto è servito di monito. Cos’altro ormai?
Un affettuoso abbraccio. Buona serata.


 Graced - 31/05/2019 18:34:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

I tuoi versi esprimono molto bene la situazione della Città Santa che, non riesce ad affrancarsi dall’odio fratricida che vi vige da decenni. Il luogo che rappresenta Cristo e le altre due religioni, non riesce ad arrivare ad una pace e alla concordia condivisa, poiché questi popoli non riescono a sotterrare l’odio divenendo concilianti ed umani, cercando di vivere in concordia da buoni vicini. Non si è sopito l’odio atavico che da millenni è scalfito nel loro DNA. I tuoi versi, cara Franca, sono una denuncia ed un canto amaro che coinvolge il lettore e, al pari di te rimane impotente di fronte a questi dolorosi eventi. Ti auguro un lieto pomeriggio, affettuosamente Grazia!

 Franca Colozzo - 30/05/2019 22:09:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Grazie Lino del tuo passaggio. In verità, sull’onda emotiva di commenti vari sui social, ho rispolverato e tradotto questa mia vecchia poesia in quanto mi era stato chiesto.
Hai ragione tu, la storia sembra aver subito un’involuzione rispetto al passato. Cosa ci riserverà ancora? Quale ordine mondiale iniquo sta per nascere sulle vestigia di antiche civiltà del passato?
L’esordio del terzo millennio, tra guerre fratricide e cambiamenti climatici estremi, sembra darci un ammonimento significativo. Sta a noi uomini coglierne la portata. Forse siamo ancora in tempo per farlo.
Un saluto a te che, come me, sei amante dei felini. Buona notte.

 Lino Bertolas - 30/05/2019 21:48:00 [ leggi altri commenti di Lino Bertolas » ]

E’ proprio una giusta provocazione questa tua poesia. Di fronte a tanta barbarie anche le parole restano mute. E, come tu dici, intristisce ancora di più il fatto che in queste terre popoli e civiltà hanno vissuto in modo più rispettoso e tollerante.